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martedì 13 marzo 2018

In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo - Quinta settimana di pre-vita

In attesa del #GOAL, di martedì in martedì risponderò volentieri alle vostre curiosità postando qualche estratto del romanzo in corsa per la pubblicazione con la casa editrice Bookabook.

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Sebastiana: Ad un autore non chiedo se nella sua opera c'è qualche elemento autobiografico; mi sembra banale ed inutile. Siamo sempre noi stessi in qualunque nostra espressione, in ciò che facciamo e creiamo...

Mancava ancora una vita all’ora di pranzo e Antonino moriva di fame. Il profumo della frittura gli provocava le allucinazioni: non poteva restare in casa. Quando la dispensa era vuota o inaccessibile, Antonino si incontrava con Mauretto, il suo amico di scorribande, per andare a rifornirsi di frutta direttamente dagli alberi dei contadini del paese. La primavera precedente, colto in flagranza di reato dal proprietario di un ciliegeto, Antonino aveva finto di fare la cacca sotto l’albero che aveva appena saccheggiato, e se ne era andato indisturbato con le tasche piene: la trovata lo aveva fatto diventare un eroe agli occhi dei bambini di tutto il quartiere Colalazie, soprattutto a quelli verde oliva della bambina più bella che Antonino avesse mai visto in vita sua, Nina Amoruso, la sua fidanzata. Nonostante una golosità da competizione, il bambino le regalava sempre il pezzo forte della refurtiva. Il frutteto che Antonino e Mauretto prendevano più spesso di mira era quello di Mèst Pepp’: il contadino con la pancia a forma di mellone e il muso da maiale, che aveva un fazzoletto di terra appresso al rione Losapio.




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